Differenza tra appalto e concessione di servizi

11 maggio 2020 CDS. Un appalto pubblico di servizi comporta un corrispettivo che è pagato direttamente dall’amministrazione aggiudicatrice al prestatore di servizi, mentre si è in presenza di una concessione di servizi allorquando le modalità di remunerazione pattuite consistono nel diritto del prestatore di sfruttare la propria prestazione ed implicano che quest’ultimo assuma il rischio legato alla gestione dei servizi in questione. In particolare, una concessione di servizi richiede che l’amministrazione concedente/aggiudicatrice abbia trasferito integralmente o in misura significativa all’operatore privato il rischio di gestione economica connesso all’esecuzione del servizio. In altri termini, la figura della concessione è connotata dall’elemento del trasferimento all’impresa concessionaria del rischio operativo, inteso come rischio di esposizione alle fluttuazioni di mercato che possono derivare da un rischio sul lato della domanda o sul lato dell’offerta, ossia da fattori al di fuori dalla sfera di controllo delle parti. Tale orientamento è, peraltro, stato recepito dall’art. dall’art. 3, comma 1, lettera vv), d.lgs. n. 50/2016, che definisce...
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Suddivisione in lotti e discrezionalità

08 maggio 2020 CDS. La suddivisione in lotti rappresenta uno strumento posto a tutela della concorrenza sotto il profilo della massima partecipazione alle gare. Tuttavia, tale principio non costituisce un precetto inviolabile, tale da comprimere eccessivamente la discrezionalità amministrativa di cui godono le Stazioni Appaltanti nella predisposizione degli atti di gara in funzione degli interessi sottesi alla domanda pubblica, assumendo, piuttosto, la natura di principio generale adattabile alle peculiarità del caso di specie e derogabile, seppur attraverso una decisione che deve essere adeguatamente motivata. Consulta qui il CDS n.2881/2020 ...
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Principio di rotazione

07 maggio CDS. La rotazione deve essere intesa non già come obbligo di escludere il gestore uscente dalla selezione dell’affidatario bensì, soltanto, di non favorirlo, risolvendosi altrimenti tale principio in una causa di esclusione dalle gare non solo non codificata, ma in totale contrasto col principio di tutela della concorrenza su cui è imperniato l’intero sistema degli appalti. Consulta qui il CDS n.2654/2020 ...
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Taglio delle ali delle offerte anomale

06 maggio 2020 TAR. Il cd “taglio delle ali” mira ad evitare condizionamenti delle medie, secondo un’operazione concepita dal legislatore solo come strumento di calcolo e, quindi, “virtuale”, con conseguente accantonamento temporaneo delle offerte che si collocano oltre la soglia di anomalia senza che la stessa possa comportare l’esclusione automatica dalla gara delle imprese che abbiano presentato offerte che ricadono nella suddetta soglia. Consulta qui il TAR Campania n.1626/2020 ...
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Obbligo di dichiarare l’avvalimento nel DGUE

05 maggio 2020 CDS. Il concorrente che voglia far ricorso all’avvalimento è tenuto a darne indicazione nell’ambito del DGUE (o, comunque, dei documenti di gara) fornendo le informazioni relative ai soggetti ausiliari, nonché a produrre la corrispondente documentazione, costituita in primis dal contratto d’avvalimento e dalle dichiarazioni dell’ausiliaria sul possesso dei requisiti e l’assunzione degli obblighi verso il concorrente e la stazione appaltante. Il soccorso istruttorio, pertanto, va escluso se nel DGUE non è dichiarato il ricorso all'avvalimento. Infatti, il soccorso istruttorio mira a superare vizi, carenze e irregolarità di natura formale o documentale, ma non può essere rivolto alla sollecitazione di una dichiarazione di volontà non espressa dal concorrente, né tanto meno può consentirla. Consulta qui il CDS n 2836/2020...
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File d’offerta generato dal sistema

19 novembre 2019 TAR.  La presentazione di un’offerta firmata digitalmente redatta senza utilizzare il file “offerta” generato direttamente dal sistema, ma redatta dall’operatore economico mediante la compilazione di un proprio  modello fac simile, non viola alcuna regola posta a pena di esclusione. Consulta qui il TAR Calabria n. 458/2019 ...
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Valutazione comparativa negli affidamenti diretti

07 novembre 2019 TAR. A seguito delle modifiche apportate dalla L. 14.6.2019 n. 55, all’art. 36 c 2 lett. b) del D.Lgs. n. 50/2016, pur potendo le stazioni appaltanti affidare i servizi sotto soglia “mediante affidamento diretto”, anziché a seguito di “procedura negoziata”, come avveniva in precedenza, ciò deve, tuttavia, avere luogo “previa valutazione” dei preventivi ivi richiamati. Pur nell’ambito di una tendenziale semplificazione delle procedure di affidamento sotto soglia, il legislatore ha sostanzialmente richiesto che le stesse siano incentrate su di una valutazione comparativa, sebbene da esperirsi con celerità, e con il minimo aggravio procedimentale. Consulta qui il TAR Lombardia n.1400/2019 ...
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Omessa dichiarazione delle misure interdittive

06 novembre 2019 TAR. Non costituisce violazione degli obblighi informativi ex dell'art. 80, comma 5, lett. c), del d.lgs. 50/2016 « l'omessa dichiarazione dell'applicazione di una misura cautelare non interdittiva come quella dell'obbligo di firma», atteso che, diversamente opinando «l'operatività di un siffatto generalizzato obbligo dichiarativo verrebbe dilatato a dismisura, rivelandosi eccessivamente oneroso per gli operatori economici e dai contorni oggettivamente incerti ». Consulta qui il TAR Calabria n.1652/2019 ...
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Qualità/prezzo per servizi di pulizia

05 novembre 2019 CDS. In conformità a quanto affermato dall'Adunanza Plenaria del CdS n.8/2019 «gli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera ai sensi degli artt. 50, comma 1, e 95, comma 3, lett. a), del codice dei contratti pubblici sono comunque aggiudicati con il criterio del miglior rapporto qualità/prezzo, quand'anche gli stessi abbiano anche caratteristiche standardizzate ai sensi del comma 4, lett. b), del medesimo codice». Consulta qui il CDS n.8/2019 ...
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Indicazione dei costi di manodopera

04 novembre 2019 TAR. Nel codice dei contratti non c'è «alcun obbligo imperativo a carico delle stazioni appaltanti di espressa indicazione degli oneri di manodopera, ma tale indicazione costituisce un obbligo accessorio rispetto alla necessaria previsione del prezzo posto a base d'asta». Pertanto «ai sensi dell'art. 23, comma 16, ultimo inciso, del d.lgs. n. 50/2016, non è annullabile il bando che non indichi espressamente, nell'ambito del prezzo a base d'asta o dell'affidamento, l'importo separato del costo della manodopera in generale, salvo che tale omissione non implichi un oggettivo impedimento o a formulare l'offerta, oppure a valutarne l'attendibilità in sede di gara». Consulta qui il TAR Calabria n.1653/2019 ...
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