Il DGUE non può integrare l’avvalimento

13 aprile 2021 TAR. La totale mancanza di indicazioni nel corpo o in allegato al contratto non poteva essere supplita dalla presenza del diverso elenco dei macchinari che veniva allegato alla DGUE della impresa -Omissis-, trattandosi di due atti distinti, entrambi necessari, che assolvevano a funzioni differenti, di modo che non può ritenersi che uno potesse integrare l’altro. A tal riguardo, la giurisprudenza amministrativa distingue nettamente il contratto di avvalimento dalla dichiarazione (anch’essa prevista nell’art. 89 del codice dei contratti pubblici) che l’ausiliaria deve fare nei confronti della stazione appaltante, indicando come i due atti, per quanto entrambi necessari, debbano restare distinti e assolvano a funzioni differenti, in modo che non può ritenersi che uno possa integrare l’altro. Consulta qui il TAR Lazio n./2021 ...
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Numero seriale della marcatura temporale

12 aprile 2021 CDS. Dall’esigenza di intangibilità dell’offerta discende che:a) non è sufficiente dimostrare di avere apposto alla propria offerta la marcatura temporale, ma è necessario inserire nel sistema il numero seriale nel momento prescritto dalla lex specialis di gara;b) solo l’identità tra il numero seriale precedentemente inserito sul sistema (…) e quello risultante sul file dell’offerta economica, da caricare a sistema successivamente (…), garantisce che l’offerta economica stessa non sia stata oggetto di modifica. Consulta qui il CdS n.2581/2021 ...
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Soccorso istruttorio

17 marzo 2021 TAR. «Il soccorso istruttorio non può giungere sino al punto di consentire al concorrente di modificare la domanda di partecipazione, integrandola degli elementi mancanti, essendo netta la distinzione tra il completamento di una domanda formalmente carente su alcuni elementi o dichiarazioni “che devono essere prodotte dai concorrenti in base alla legge, al bando o al disciplinare di gara” (art. 46, comma 1 ter, che richiama l’art. 38 comma 2-bis, del d.lgs. 163/2006), e l’integrazione di un’offerta originariamente non rispettosa delle “prescrizioni previste dal presente codice e dal regolamento” (art. 46, comma 1-bis, cit.), in quanto priva di un elemento essenziale, poiché proveniente da soggetto sfornito della prescritta qualificazione per l’esecuzione di lavori pubblici» (Consiglio di Stato , sez. III , 18/07/2017 , n. 3541; T.A.R. Lazio, Roma , sez. I , 15/12/2014, n. 12610). Consulta qui il TAR Campania n.1528/2021 ...
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Impugnazione dell’esclusione

05 marzo 2021 CDS. E’ consolidata la giurisprudenza nel ritenere che l’interesse che un soggetto escluso da una gara pubblica fa valere è quello di conseguire l’aggiudicazione della gara, mentre rispetto ad esso la rimozione dell’esclusione costituisce un passaggio solo strumentale; conseguentemente, data la relazione intercorrente tra esclusione ed aggiudicazione, anche quest’ultima deve essere necessariamente impugnata, poiché il difetto di impugnazione dell’aggiudicazione avrebbe come conseguenza l’inutilità di un’eventuale decisione di annullamento dell’esclusione, la quale non varrebbe a rimuovere anche l’aggiudicazione, che sarebbe affetta da un’invalidità ad effetto solo viziante, e non caducante e perciò non permetterebbe un reinserimento dell’escluso nella procedura, ormai esaurita ed inoppugnabile (in termini, tra le tante, Cons. Stato, V, 28 luglio 2015, n. 3708; ; V, 4 giugno 2015, n. 2759). Consulta qui il CDS n.1783/2021 ...
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La verifica dei requisiti può essere ultimata anche dopo l’aggiudicazione

03 marzo 2021 CDS. . Il fatto che l’efficacia dell’aggiudicazione soggiaccia alla condizione sospensiva del positivo esito delle attività di verifica, non costituisce motivo di illegittimità dell’azione amministrativa.Dunque, non è affatto corretto sostenere che la stazione appaltante era tenuta ad effettuare tutti i controlli e le verifiche disposte dalla normativa di settore prima di aggiudicare il servizio; ed il passaggio dell’art. 23 richiamato in tal senso dall’appellante è inconferente ai fini che qui rilevano, perché riferito ad un diverso momento procedimentale (l’approvazione della proposta di aggiudicazione). Consulta qui il CDS n.1576/2021 ...
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Potere di non aggiudicare

01 marzo 2021 CDS. Per giurisprudenza pacifica, “la revoca dell’aggiudicazione provvisoria e di tutti gli atti di gara precedenti l’aggiudicazione definitiva, compreso il bando di gara, rientra nel potere discrezionale dell’amministrazione, il cui esercizio prescinde dall’applicazione dell’art. 21 quinquies della legge n. 241 del 1990, pur richiedendosi la sussistenza di concreti motivi di interesse pubblico tali da rendere inopportuna la prosecuzione delle operazioni di gara” (Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 1744/2020). Anche questa Sezione, nella sentenza n. 4461/2019, ha in materia affermato che “A differenza del potere di annullamento d’ufficio, che postula l’illegittimità dell’atto rimosso d’ufficio, quello di revoca esige, infatti, solo una valutazione di opportunità, seppur ancorata alle condizioni legittimanti dettagliate all’art. 21 quinquies l. cit. (e che, nondimeno, sono descritte con clausole di ampia latitudine semantica), sicché il valido esercizio dello stesso resta, comunque, rimesso ad un apprezzamento ampiamente discrezionale dell’Amministrazione procedente. Con riferimento alla procedura di gara deve premettersi, in via generale, che mentre la...
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L’importanza dei criteri minimi ambientali

26 febbraio 2021 CDS. Nelle procedure di gara vanno immediatamente impugnate, perché  direttamente lesive «le sole previsioni attinenti i requisiti soggettivi di partecipazione (…) oppure quelle altre clausole che, benché non di carattere strettamente soggettivo, abbiano la portata di precludere ogni utile partecipazione alla gara, perché impositive di oneri manifestamente incomprensibili ovvero del tutto sproporzionati rispetto ai contenuti della gara oppure perché rendono la partecipazione irragionevolmente difficoltosa o addirittura impossibile, impongono condizioni negoziali eccessivamente onerose e non convenienti». Il Consiglio di Stato, Sez. V, nella sentenza n. 972 del 03/02/2021, ha ravvisato in queste ultime anche le clausole che violano i criteri ambientali. Nella fattispecie, le clausole del bando «si ponevano in contrasto con l’art. 34 del d.lgs. 50 del 2016 e con i criteri ambientali minimi applicabili in materia». In particolare, il Collegio ha precisato come la normativa di settore stabilisca «al comma 1 che “Le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la...
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Aggiudicazione in caso di esclusione della consorziata

24 febbraio 2021 TAR. La ripetizione dei servizi, ex art. 63, comma 5, D. Lgs. n. 50/2016, esige che «la replica delle prestazioni avvenga sulla base del necessario progetto di gestione/organizzazione del servizio aggiudicato con la prima gara».  L’art. 63, comma 5 del codice subordina l’istituto della ripetizione del contratto al fatto che «i servizi siano conformi al progetto a base di gara e che tale progetto sia stato oggetto di un primo appalto”, al solo scopo di delineare e rendere trasparenti le caratteristiche dei servizi che possano definirsi analoghi a quelli già affidati all’operatore economico aggiudicatario del contratto iniziale dalla medesima stazione appaltante». Dunque «il progetto base consiste, quindi, in uno strumento di raffronto utile a circoscrivere la riedizione del rapporto di appalto; di tal che, il ricorso alla ripetizione è inammissibile in mancanza dell’indefettibile presupposto applicativo della conformità dei nuovi servizi ad un progetto base». Consulta qui il Tar Lazio n. 14190 /2020 ...
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Consorzio Ordinario

23 febbraio 2021 TAR. Nelle procedure di gara ad evidenza pubblica «con il termine “servizi analoghi” non si intendono i “servizi identici”, (ma) una nozione più ampia che rende necessario per l’appaltante non accertare l’identità delle attività svolte, bensì ricercare elementi di similitudine tra i servizi presi in considerazione, che possono scaturire solo dal confronto tra le prestazioni oggetto dell’appalto da affidare e le prestazioni oggetto dei servizi indicati dai concorrenti con l’intento di dimostrare il possesso dei requisiti richiesti dalla lex specialis». Pertanto, laddove il bando richieda ai partecipanti di dimostrare di aver svolto servizi analoghi «il confronto tra le prestazioni oggetto dell’appalto da affidare e le prestazioni oggetto dei servizi indicati dai concorrenti deve essere condotto con criteri di logica e di proporzionalità, allo scopo di evitare eccessive restrizioni della concorrenza fra le imprese partecipanti». Consulta qui il Tar n. 349/2021 ...
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Separazione Offerte

22 febbraio 2021 TAR. Il principio di separazione tra offerta tecnica ed offerta economica «trae fondamento dall’obiettivo di evitare che elementi di valutazione di carattere automatico possano influenzare la valutazione degli elementi discrezionali». Pertanto detto principio trova applicazione «nei soli in casi in cui sussista effettivamente il pericolo di compromissione della garanzia di imparzialità della valutazione, il che accade soltanto laddove concorrano elementi di giudizio a carattere discrezionale (…) ed elementi di giudizio a rilevanza obiettiva ed automatica». Ne deriva che lo stesso non si applica in mancanza di reale pericolo di potenziale compromissione della garanzia di imparzialità delle valutazioni del seggio come nel caso di «valutazioni di tipo eminentemente automatico» attraverso piattaforma telematica. Consulta qui il Tar Liguria n. 102 /2021 ...
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